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Scoppiano le fogne a San Leone, liquami in mare

AGRIGENTO. Scoppiano le fogne e i liquami finiscono, di nuovo, in mare, a San Leone, ad Agrigento. Ieri, dopo il temporale, a San Leone e al Villaggio Mosè si è verificata nuovamente una commistione fra acque bianche e fognatura. A sollevare il nuovo caso è stata l'associazione ambientalista MareAmico. ''Non è più tollerabile - ha scritto l'associazione - che in seguito ai nubifragi si verifichino fatti del genere che mettono a rischio l'igiene pubblica''. Un episodio analogo si era verificato il 22 agosto scorso. ''E' giusto portare tutte le acque reflue di San Leone al depuratore di Sant'Anna, - aggiunge MareAmico - E' giusto costruire un depuratore comprensoriale a Timpa dei Palombi per disinquinare il fiume Naro, ma urge un controllo congiunto tra l'ufficio tecnico del Comune e Girgenti Acque finalizzato a scoprire tutte le commistioni tra le acque bianche e le nere e gli scarichi abusivi''.
Girgenti Acque replica spiegando: ''Le acque bianche sono gestite dal Comune, mentre le nere da Girgenti Acque. In caso di forti temporali, le acque bianche vengono scaricate in più punti nella rete fognaria, causando l'innalzamento dei livelli. Quando alle acque fognarie si aggiungono però quelle piovane in rapporto maggiore di tre volte, i volumi complessivi sono assimilabili a quelli delle acque bianche. Questo significa - continua Girgenti Acque - che le acque nere che sversano in mare sono talmente diluite da essere simili alle acque piovane. Quindi - concludono - non è proprio la fognatura che sversa in mare. Il fenomeno si manifesta perché le acque bianche confluiscono nella rete delle acque nere e sarebbe opportuno che il Comune facesse dei controlli sulla rete delle acque piovane, in modo da evitare commistioni. Le reti potrebbero lavorare in maniera indipendente e le acque piovane potrebbero essere scaricate a mare, senza sovraccaricare i collettori fognari''.

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