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Contatori idrici ad Agrigento, scoppia la bufera: "Molte case sono ancora senza"

AGRIGENTO. Ancora braccio di ferro tra Comune di Agrigento, Ato idrico e Girgenti acque. Il sindaco, Marco Zambuto, chiede spiegazioni sui ritardi accumulati dal gestore privato del servizio idrico integrato nella sostituzione dei contatori vecchi e di quelli vetusti, circa 100 mila utenze. E li chiede con una lettera ufficiale inviata al commissario straordinario - liquidatore del Consorzio d'ambito Agrigento, Benito Infurnari, al presidente della Regione, all'assessore regionale per l'energia ed i servizi di pubblica utilità, al dirigente generale del Dipartimento dell'acqua e dei rifiuti ed alla Procura della Repubblica. «Premesso che per accordi contrattuali, peraltro previsti nel piano operativo 2004-2007 sin dal 27 novembre 2007 - scrive Zambuto nella lettera - il gestore privato del servizio idrico integrato avrebbe dovuto installare immediatamente i contatori mancanti e sostituire quelli vetusti o non funzionanti sia nella città di Agrigento che in altri Comuni della provincia. Considerato che: ad oggi, a distanza di 6 anni, molte abitazioni della città di Agrigento sono ancora a canone forfettario perché prive di contatori e che il disciplinare tecnico allegato alla convenzione di gestione del servizio idrico integrato espressamente prevede l'obbligo per il gestore privato della misurazione dei volumi consegnati all'utenti, si chiede di conoscere le ragioni per le quali una tanto grave inadempienza non sia stata contestata per tempo e, dato il perdurare dell'inadempienza, non sia stata attivata la procedura di scioglimento del contratto».
Immediata la replica del direttore del Consorzio, Dino Barone e del responsabile del procedimento, l'ingegnere Giuseppe Milano. «Abbiamo proceduto a parecchie sollecitazioni - spiega Milano - nei confronti del gestore e dopo aver acquisito un parere dall'esperto, l'avvocato Gigi Rubino, abbiamo inoltrato una diffida ufficiale alla società». Per il momento Girgenti acque non replica ma sta facendo una ricognizione sullo stato dell'arte. Cioè comunicherà probabilmente oggi stesso il numero di contatori che sono già stati sostituiti. «I contatori da installare erano 124 mila. Con l'esecuzione degli interventi previsti nel progetto approvato dal genio civile - spiega Dino Barone - si doveva raggiungere l'obiettivo di completare il parco dei contatori a servizio delle utenze sprovviste (presuntivamente stimati dal piano d'ambito in 26.303 contatori) e di sostituire 98.596 misuratori non funzionanti o vetusti, pari al 70 % circa del parco contatori esistenti».

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