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«Gli spazi concessi sono eccessivi», sfrattata la protezione civile a Sambuca

Revocato l’uso degli spazi dell’ex plesso scolastico “Montessori”, dati in uso gratuito attraverso una convenzione

SAMBUCA. «Le attività di protezione civile a Sambuca di Sicilia non sono più gradite» . A denunciarlo sono i volontari dell'associazione "Terre Sicane", per bocca del Presidente Paolo Buscemi, dopo la delibera numero 120 del 5 agosto scorso, approvata dall'esecutivo guidato dal sindaco Leo Ciaccio. Di parere opposto il primo cittadino Ciaccio, che ribatte alle accuse. Ma andiamo ai fatti. La giunta guidata da Ciaccio, con la delibera dei primi di agosto, ha revocato la sovvenzione per le attività di protezione civile in città e si prepara a rimodulare l'uso degli spazi dell'ex plesso scolastico "Montessori", "ritenuti eccessivi rispetto al necessario e reale utilizzo". Spazi concessi in uso gratuito dalla precedente Amministrazione Martino Maggio, attraverso una apposita convenzione, la n.52 del 21 marzo scorso, stipulata a pochi mesi dal rinnovo amministrativo. «La deliberazione dell'esecutivo Ciaccio, che parla di "Incompatibilità con i programmi politici della nuova giunta" si abbatte come una scure sulle decine di volontari che da anni impiegano il loro tempo libero per diffondere la cultura della sicurezza a Sambuca. Come se la gestione della prevenzione da parte della protezione civile non fosse un'attività obbligatoria per il sindaco che per legge è il primo responsabile di protezione civile nella sua città», dice il presidente Paolo Buscemi. «La nostra Associazione ha, sin dal primo giorno della sua costituzione, messo a punto un piano di collaborazione con il Comune di Sambuca per attività di Protezione Civile e salvaguardia e tutela ambientale. La delibera n.120- continua Buscemi - ha tagliato le nostre attività. La concessione dei locali già adibiti a Sede operativa e la sovvenzione per le nostre attività, sono il frutto di un'intensa collaborazione con questo Ente nella gestione delle emergenze e degli eventi in genere. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti». Sulla revoca della sovvenzione Buscemi puntualizza: «Non comprendiamo come sia possibile che le scelte poste in determina siano dettate da "incompatibilità con i programmi politici della nuova giunta. Ribatte alle accuse il sindaco Leo Ciaccio: «È assurdo che si tenga in vita una convenzione, fatta pochi mesi dall'elezione, anche in considerazione delle esigenze di ristrettezza del bilancio comunale. Infatti era stato stabilito anche una sovvenzione annua di duemila euro». Il sindaco Ciaccio aggiunge: «Vogliamo capire di più, cosa è in grado di svolgere questa associazione. Intanto in merito ai locali, ci proponiamo anche di dare spazio agli scout e alle altre associazioni che non hanno sede».

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