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Agrigento, la Dedalo non ha pagato gli stipendi Protesta dei netturbini a Ferragosto

AGRIGENTO. L’ennesima emergenza rifiuti in sette Comuni dell’agrigentino stavolta arriva alla vigilia di ferragosto. Ieri Rosario Miceli, commissario liquidatore della Dedalo Ambiente, ha annunciato che la Cgil funzione pubblica ha proclamato un’assemblea dei lavoratori nelle due ultime ore del turno del 14 agosto. Gli operatori ecologici protestano perché non hanno ancora ricevuto lo stipendio di luglio, ma secondo Miceli lo stop di due ore alla vigilia di ferragosto provocherà non pochi disagi nei sette Comuni in cui l’Ato Ag3 esegue il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Perciò, se la forma di protesta non sarà revocata in tempi brevi, a Licata, Canicattì, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Naro, Campobello di Licata e Camastra, almeno dal punto di vista della spazzatura non sarà un ferragosto tranquillo. E’ per questa ragione che la Dedalo Ambiente, ieri, ha scritto ai sindaci dei sette Comuni soci invitandoli a versare alla società le quote dovute. “Il recupero delle due ore di assemblea provocherà – scrive Miceli nella lettera indirizzata alle amministrazioni comunali dell’ambito – un grave aggravio economico, con il ricorso al lavoro straordinario. Bisogna considerare inoltre che il ritardo della raccolta causerà anche un pregiudizio igienico sanitario, in conseguenza delle alte temperature di questi giorni. Tutto ciò premesso e considerato, facendo seguito alla precedente nota dell’8 agosto – ha concluso il commissario liquidatore della Dedalo Ambiente - si reitera ancora una volta il sollecito di pagamento del servizio di igiene urbana per l'anno 2013, al fine di scongiurare l'attuazione dell'assemblea ed evitarne le gravi conseguenze economiche”.
L’azione di protesta degli operatori ecologici dunque provocherà, secondo l’Ato rifiuti, due ordini di problemi. Intanto, visto che le due ore di assemblea arriveranno a ridosso di ferragosto, difficoltà legate allo svuotamento dei cassoni dei rifiuti; e poi guai economici alla Dedalo Ambiente che per tornare alla normalità dovrà far lavorare di più i netturbini, versando loro lo straordinario. Il 14 agosto, però, non è lontano, dunque pare difficile che tutti e sette i Comuni dell’ambito territoriale ottimale riescano a trovare i fondi necessari per liquidare il dovuto all’Ato Ag3. Basterebbe, però, che almeno alcune amministrazioni comunali saldassero la Dedalo per mettere la società in condizione di pagare gli stipendi.

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