CANICATTI'. Quello della non ottimale distribuzione dei cassonetti dell'immondizia sul territorio urbano è un problema sollevato ormai da diverso tempo da numerosi cittadini e ripreso anche da esponenti politici, che contestano l'operato dell'amministrazione comunale, che lo considerano uno dei tanti limiti manifestati nell'ambito della gestione della cosa pubblica da parte di chi guida la città. L'ultima lamentela in ordine di tempo in merito proprio alla presenza in numero non sufficiente di cassonetti per la raccolta della spazzatura è quella sollevata dai residenti di via Liguria, nei pressi degli uffici comunali decentrati che si trovano nella struttura di via Allende. La zona, nella quale insistono numerose unità abitative per un totale di circa 50 nuclei familiari e dove sono presenti anche diverse attività commerciali, da qualche tempo è servita soltanto da un cassonetto per i rifiuti che da solo non riesce a contenere l'enorme quantità di immondizia che viene prodotta. Lo stesso contenitore sin dalle prime ore del mattino, quasi quotidianamente, è già completamente pieno impedendo così a numerosi residenti di poter adeguatamente gettare i propri rifiuti che spesso e volentieri invece vengono abbandonati ai piedi del cassonetto o ancora peggio vanno ad alimentare una discarica a cielo aperto che si crea nella sottostante scarpata creando una situazione di grave nocumento all'ambiente ed alla salubrità dell'aria. Il disservizio crea maggiori disagi ai residenti proprio in questo periodo in cui il gran caldo rende insopportabile gli odori che si sprigionano dai rifiuti abbandonati sulla strada. "Pretendiamo - hanno dichiarato in coro alcuni residenti di via Liguria - che ci vengano garantiti i servizi per i quali paghiamo puntualmente le relative tasse. Un'area così vasta non può essere servita soltanto da un unico cassonetto. Chiediamo che l'amministrazione comunale intervenga per risolvere il problema". Sulla situazione di via Liguria è intervenuto anche il consigliere comunale Gioachino Giardina pronto ad investire l'amministrazione di questo problema attraverso una interrogazione. " Si tratta di dover razionalizzare la distribuzione dei contenitori sul territorio - ha dichiarato Giardina - e nel caso di numero insufficiente fare pressioni alla Dedalo Ambiente affinchè possa implementare la quantità di cassonetti messi a disposizione della comunità canicattinese che come le altre facenti parte dell'Ato Ag3 merita le dovute attenzioni".
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