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Sportello Antiviolenza a Sciacca Oltre duecento le segnalazioni

SCIACCA. È salito a duecento il numero delle segnalazioni allo Sportello Antiviolenza della procura della Repubblica in poco più di due anni di attività e le ultime 50 sono arrivate dall'inizio del 2013. A rivolgersi allo sportello sono in gran parte donne che subiscono maltrattamenti tra le mura domestiche. "La situazione è peggiorata in particolare a Sciacca e senza alcuna distinzione di ceto sociale - dice Elina Salomone, psicologa che coordina il progetto - passando anche per le case di professionisti". Dalla segnalazione alla denuncia, però, per molti il percorso è difficile e in tanti desistono. «A volte - aggiunge Fabiola Vitale, dello Sportello - riteniamo che le persone che in un primo momento si sono fatte avanti vogliano andare fino in fondo e invece poi si fermano». «Ed è profondamente sbagliato - aggiunge Danielle Mancuso, pure dello Sportello - ma un altro aspetto della nostra attività che bisogna sottolineare è che avvicinare lo sportello non vuol dire in ogni caso denunciare, ma anche ricevere una consulenza, potersi confrontare con un gruppo di esperti». E la sensazione è che quanto sta emergendo sia soltanto la punta dell'iceberg, come ha avuto modo di commentare, recentemente, anche il procuratore della Repubblica, Vincenzo Pantaleo, principale sostenitore dell'iniziativa, che non ha mai mancato di sottolineare la rilevanza del lavoro portato avanti dell'equipe composta da psicologi, sociologi e avvocati. Assieme ai 15 Comuni che partecipano al progetto, alla procura, al tribunale, ai carabinieri, alla polizia, all'ordine degli avvocati e all'associazione "La Fenice" c'è anche l'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Con l'aiuto del Rotary e di un gruppo di volontari gli operatori dello Sportello hanno distribuito davanti ai supermercati borse per la spesa sulle quali campeggia il numero verde per le segnalazioni, 800550300, attivo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20. Anche questo è un modo per informare sull'attività che viene svolta. Il Comune di Sciacca ha fornito agli operatori un cellulare e le segnalazioni vengono raccolte fino alle 20. Gli altri Comuni che partecipano al progetto, in molti dei quali l'equipe ha ormai propri referenti, sono Menfi, Sambuca, Santa Margherita Belice, Montevago, Ribera, Lucca Sicula, Alessandria della Rocca, Santo Stefano di Quisquina, Calamonaci, Cianciana, Burgio, Villafranca Sicula, Bivona e Caltabellotta. Partecipa al progetto anche l’Azienda sanitaria provinciale. Con il coinvolgimento dell'Asp dal pronto soccorso degli ospedali arrivano ulteriori informazioni con il medico che deve poter riconoscere il segnale della violenza.  

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