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Pesca a Sciacca, «fermo obbligatorio»: cooperative in agitazione

SCIACCA. Un fermo obbligatorio fisso, per trenta giorni consecutivi, a decorrere dal 5 agosto, per i natanti esercitanti l’attività di pesca oltre le venti miglia dalla costa ed un altro identico, a decorrere dal 30 settembre prossimo, per i pescherecci che operano entro le venti miglia.


Clima teso all’interno delle cooperative saccensi, “Madonna del Soccorso” e “Mutua Assistenza Fra Pescatori”, che hanno rivolto un appello all’assessore regionale alle Risorse Agricole, Dario Cartabellotta, affinchè intervenga per scongiurare la paventata sospensione temporanea, per l’anno 2013, dell’attività di pesca che produrrebbe solo effetti devastanti per le imprese e per i marittimi imbarcati. Sono ottanta le imbarcazioni saccensi che praticano la pesca entro le venti miglia dalla costa, mentre sono venti quelle che la esercitano oltre.


«Riteniamo che i periodi di interruzione, per la Sicilia, debbano avere una più ampia flessibilità entro cui poter effettuare i trenta o più giorni consecutivi di fermo – evidenziano i rappresentanti delle cooperative Salvatore Scaduto e Antonino Randazzo – . La mancanza di determinate specie ittiche, per un intero mese, porterebbe ad un aumento del prodotto importato a discapito di quello locale».

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