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Bruciano le campagne di Sciacca: due Canadair per spegnere le fiamme

SCIACCA. Un inferno di fuoco si è scatenato sabato sera nelle contrade Ganetici, Pasqualetto, Rocca Rossa e Portella di Gioia, a cavallo tra i territori dei Comuni di Sciacca, Caltabellotta e Sambuca. Gli ultimi focali sono stati spenti ieri mattina, ma per domare l'incendio sono dovuti intervenire anche due canadair del Corpo Forestale. Le fiamme si sono sviluppate su un'area di 500 ettari di zona incolta e 30 ettari di terreno demaniale. E' andato a fuoco anche un bosco, di circa cinque ettari, di proprietà privata. Sono intervenute, rimanendo all'opera per tutta la notte e fino al completamento delle operazioni di bonifica, svolto nella mattinata di ieri, squadre del Corpo Forestale di Sambuca, Caltabellotta e Sciacca. L'intervento è stato coordinato dall'ispettore Giorgio Sacco, a capo del distaccamento di Sambuca. Al momento non viene avanzata alcuna ipotesi sulla natura dell'incendio, Accurati accertamenti, in tutta la vasta area, sono in corso da parte del Corpo Forestale. Nelle ore in cui si sono sprigionate le fiamme soffiava un forte vento e questo ha reso ancora più difficile l’azione del Corpo Forestale. Buona parte delle aree interessate dall’incendio si trovano in zone imperviene e anche questo ha reso più difficile lo spegnimento delle fiamme. I canadair durante l'intervento si sono riforniti di acqua nel mare di Sciacca. I velivoli di colore giallo sono arrivati anche nella località balneare della Foggia per effettuare il carico di acqua e poi raggiungere le zone dell'incendio. Si è trattato del primo rogo della stagione estiva nella zona occidentale dell'agrigentino. Quando sono stati spenti gli ultimi focolai, ieri mattina, le squadre della Forestale hanno avviato anche la ricognizione, con l'ausilio del gps, per verificare le cause dell'incendio. Negli anni passati anche nel versante occidentale del territorio agrigentino si sono sviluppati incendi dolosi che hanno gravemente danneggiato il patrimonio boschivo, vanificando un lavoro svolto per incrementare il polmone verde di questa parte della Sicilia e tutelare un immenso patrimonio. Il Corpo Forestale anche quest'anno opera nella zona con il proprio personale al quale si sono aggiunti circa 150 operatori già in servizio e 50 addetti alle torrette antincendio. Svolgeranno cento giorni lavorativi impegnati proprio nei servizi antincendio, a tutela del patrimonio boschivo.

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