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Cinquantamila euro, ecco il «regalo» di Francesco

AGRIGENTO. Papa Francesco ha lasciato una somma di denaro alla Caritas diocesana e una a quella parrocchiale di Lampedusa. Bocche cucite sull'importo dell'obolo, ma si parla di almeno 50 mila euro per la diocesi e di una somma inferiore per la parrocchia di Lampedusa. «È stata un'offerta generosa», si limita a dire monsignor Alfonso Tortorici, a capo dell'ufficio amministrativo della diocesi di Agrigento. Niente importi anche da don Stefano Nastasi, arciprete di Lampedusa. «È una somma che ha già una destinazione - dice padre Nastasi - che è quella della carità, dei bisogni che ci sono nella comunità. Noi non abbiamo mai fatto una distinzione tra popolazione isolana e immigrati. Quello che bisogna fare, si fa sia per i parrocchiani che per gli immigrati. Non serve far conoscere gli importi - aggiunge padre Nastasi - perché l'importante è il gesto che il Papa ha fatto per la carità».
Intanto, il consiglio comunale di Lampedusa e Linosa ha inviato un messaggio di ringraziamento a Papa Francesco. «Grazie, Padre Santo, per esserti accorto di queste piccole isole - scrive il consiglio - ed averle privilegiate con la Tua presenza. Grazie per le illuminanti parole che hai usato nella omelia: esse hanno cominciato già a demolire quella sciagurata “globalizzazione dell'indifferenza” perché hanno provocato in tutti coloro che le hanno ascoltate commozione e lacrime. Grazie per averci scosso nel nostro intimo ed averci fatto sentire responsabili delle tragedie che vivono questi nostri fratelli che vanno alla ricerca di un mondo migliore di quello che si lasciano alle spalle».

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