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Canicattì, fondi ai servizi sociali: quasi 1,5 milioni per anziani e minori

CANICATTI'. Arriveranno dal «Pac», Piano di azione e coesione voluto dal ministero della Coesione territoriale, i fondi per «salvare» i servizi socio-assistenziali, la cui erogazione era arrivata ai minimi livelli o quanto meno rischiava un drastico taglio a causa delle minori risorse nelle casse comunali, provenienti dai trasferimenti regionali e nazionali. La buona notizia quindi permetterà di rilanciare gli interventi di carattere sociale con particolare riguardo a due delle categorie più «sensibili», cioè anziani e minori. Il Comune ne beneficerà in quanto amministrazione capofila del Distretto socio-sanitario D3, per il quale è stato previsto uno stanziamento di oltre un milione e quattrocentomila euro, che arriveranno proprio dal primo riparto di risorse del Piano di azione coesione. Saranno due le linee guida entro le quali in Distretto socio-sanitario D3, comprendente oltre a Canicattì anche i comuni di Castrofilippo, Naro, Ravanusa, Camastra, Grotte, Campobello di Licata e Racalmuto, potrà muoversi nella programmazione dell’utilizzo di queste ingenti risorse. In particolare, gli obiettivi del «Pac» sono diretti ad ampliare i servizi di assistenza e solidarietà a favore di anziani e minori dagli 0 ai 3 anni. «Sono risorse importantissime - ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali del Comune, Calogero Capobianco - che ci permetteranno rafforzare i servizi integrandole con quelle già utilizzate per la realizzazione di altri interventi di carattere sociale». L’intendimento del Distretto D3, che dovrà adesso presentare un dettagliato piano di intervento, è quello di utilizzare le risorse del Piano per il rafforzamento del servizio di assistenza domiciliare agli anziani ed ai disabili, che era stato quello maggiormente penalizzato dal taglio dei trasferimenti, oltre a sviluppare una serie di interventi a sostegno delle categorie di minori indicate proprio dalle linee guida ministeriali. «I fondi devono essere impiegati secondo criteri e finalità indicate espressamente dal Pac - ha spiegato Capobianco - ma ogni Comune avrà la possibilità, entro queste linee guida, di promuovere i servizi di cui ritiene avere maggiore necessità. Il nostro intendimento è quello di intervenire con specifici progetti che garantiscano l’aumento dei livelli di servizio che il nostro Comune già eroga a favore delle categorie più disagiate».

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