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Truffe a Inail e Inps, sei arresti ad Agrigento

Falsi infortuni sul lavoro e illecite indennità di disoccupazione. Scoperta dai carabinieri un’organizzazione. In quattro ai domiciliari

AGRIGENTO. Sei persone sono state arrestate da carabinieri di Agrigento nell'ambito di un'inchiesta su una presunta associazione a delinquere finalizzata a truffe all'Inail e all'Inps. L'accusa è di avere indotto i due Enti a erogare indennizzi per inesistenti infortuni sul lavoro e illecite indennità di disoccupazione. Quattro dei provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip Ottavio Mosti su richiesta dei pm Andrea Maggioni e Matteo Delpini, sono agli arresti domiciliari.

Ci sono anche due medici fra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip del tribunale di Agrigento Ottavio Mosti su richiesta dei sostituti Matteo Delpini ed Andrea Maggioni. L'inchiesta, su una presunta associazione per delinquere, truffa aggravata, falso nei confronti dell'Inail ed Inps, è stata denominata "Demetra". Gli enti sarebbero stati indotti, fraudolentemente, ad erogare indennizzi indebiti a fronte di inesistenti infortuni lavorativi ed altrettanto indebite indennità di disoccupazione. Nei guai sono finiti anche dei responsabili di patronato di Porto Empedocle e Raffadali. All'alba sono scattate anche  diverse perquisizioni in via Imera e al viale della Vittoria adAgrigento e nel corso principale di Raffadali, in studi diagnostici e radiologici.

Uno degli arrestati del blitz "Demetra", l'ex consigliere provinciale dell'Mpa Vincenzo Giuseppe Terrazzino, 49 anni, di Raffadali, si è sentito male mentre era in caserma ed è stato trasportato, con ambulanza, al pronto soccorso dell'ospedale "San Giovanni di Dio".

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