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«Palpeggiò ragazzina di quindici anni», chiesto il giudizio per un favarese

AGRIGENTO. "Palpeggiò una ragazzina quindicenne incontrata per caso": dopo un'iniziale richiesta di archiviazione, la Procura chiude le indagini e chiede il rinvio a giudizio per Paolo Airò, muratore favarese di 45 anni. Il pubblico ministero Salvatore Vella gli contesta l'accusa di violenza sessuale su minore. L'udienza preliminare è stata fissata per il 27 giugno davanti al gup Francesco Provenzano. I suoi difensori, gli avvocati Daniela Posante e Anna Mulè, potranno chiedere il rito abbreviato o il patteggiamento. L'episodio sarebbe avvenuto in un cantiere di via Piersanti Mattarella, ad Agrigento, dove Airò stava lavorando. La vicenda scaturisce dalle denunce di una studentessa all'epoca quindicenne che ha raccontato di essere stata palpeggiata. La compagna di scuola ha confermato la sua versione accusando l'imputato: "Ci ha chiesto se volevamo fare sesso". Airò si è sempre difeso ribattendo le accuse: "Non l'ho toccata, l'ho solo sfiorata per evitare che potesse cadere dal muretto dove era salita". La vicenda, dopo un'iniziale richiesta di archiviazione da parte del pm Arianna Ciavattini, nei mesi scorsi era approdata davanti al gip Luisa Turco dove sono state ascoltate tutte le parti. L'istanza della Procura era stata motivata dalla mancata presentazione della querela che la ragazzina non ha mai formalizzato. In ogni caso ha nominato come difensore l'avvocato Salvatore Pennica che l'ha assistita in qualità di "parte offesa" durante l'udienza dal gip. Trattandosi di un reato per il quale si può procedere di ufficio il pm Vella ha poi deciso di mandare l'operaio a processo. L'episodio sarebbe avvenuto il 14 ottobre del 2011 in un cantiere di via Mattarella. Due ragazzine, che erano appena uscite dalla scuola, hanno chiamato il 113 sostenendo che un uomo aveva palpeggiato il sedere di una di loro. I poliziotti, giunti sul posto, cercarono l'operaio che in quel momento si era allontanato. Poi fu trovato e riconosciuto dalla studentessa. La ragazza e l'amica raccontano la stessa versione. Sostengono che l'uomo, in maniera volgare, avrebbe chiesto loro se volevano fare sesso. Poi avrebbe palpeggiato il sedere a una delle due. L'operaio ha negato tutto. Secondo la sua versione le ragazze si sarebbero introdotte nel cantiere dove lavorava per fare i bisogni. Lui le avrebbe invitate ad andarsene e, nel tentativo di aiutarle a scendere da un muretto, avrebbe sfiorato involontariamente il sedere di una delle due. Due versioni diametralmente opposte su cui il processo dovrà fare luce.

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