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Agrigento, da domani netturbini in agitazione

AGRIGENTO. Sarà una settimana «calda» quella che si aprirà domani per il comparto dei rifiuti gestito dall’Ato Gesa Ag2. Dopo le notizie sull’avvio delle procedure di 14 licenziamenti avviati dall’Iseda, gli operatori ecologici si riuniranno già da lunedì, per decidere le azioni di protesta da intraprendere per evitare la perdita definitiva dei posti di lavoro. Le procedure di licenziamento erano state avviate lo scorso mese di marzo a seguito dell’ordinanza del sindaco di Siculiana Mariella Bruno, con cui si disponeva l’effettuazione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti in proprio escludendo la stessa Iseda, per altro vincitrice dell’appalto.
«Una situazione anomala - ha ribadito l’amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi - che ha costretto l’azienda a questa decisione e che si è appena ripetuta con la firma di un’altra ordinanza, la quarta, e questa volta addirittura per tre mesi. E una situazione anomala coinvolge anche Racalmuto». Ma la protesta dei lavoratori è anche finalizzata a chiedere a Gesa di accelerare nelle procedure per la firma di un accordo negoziale che le ditte del raggruppamento di imprese hanno chiesto alla società d’ambito per mettere, nero su bianco, quelle che sono le modalità di destinazione delle somme dei Piani di rientro che la Regione ha cominciato ad inviare ai Comuni tre giorni addietro. Gli operatori ecologici infatti, con questi soldi, sperano nel pagamento degli stipendi di ottobre, novembre e dicembre 2012. 

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