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Racalmuto, istigazione alla corruzione Chiesta conferma di pena per Petrotto

Inchiesta «Sorgente». Nello stesso procedimento sono imputati per spaccio di droga cinque presunti pusher

RACALMUTO. In cambio della consegna degli impianti idrici del Comune avrebbe chiesto 1.700 euro al mese all'amministratore delegato di Girgenti Acque, Giuseppe Giuffrida. L'ex sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, in primo grado è stato condannato a 4 mesi di reclusione. Il procuratore generale di Palermo ieri mattina ha chiesto la conferma di quel verdetto emesso il 19 gennaio dell'anno scorso dal gup di Agrigento Valerio D'Andria davanti al quale si è celebrato il processo con rito abbreviato. L'accusa iniziale di tentata concussione in primo grado è stata ridimensionata. La condanna è stata infatti inflitta per il reato, meno grave, di "istigazione alla corruzione". Intanto ieri mattina Confindustria ha rinunciato alla costituzione di parte civile mentre è stata confermata quella di Giuffrida, che denunciò l'episodio alla polizia e registrò telefonate e conversazioni, di Girgenti Acque e del consorzio Tre Sorgenti, rappresentati dagli avvocati Giuseppe Scozzari e Rosario Didato. I pm della Procura di Agrigento, Andrea Bianchi e Giacomo Forte, che hanno condotto l'inchiesta ipotizzavano che dietro la consegna degli impianti idrici dai Comuni a Girgenti Acque (passaggio dovuto alla privatizzazione del servizio idrico) ci sarebbero state pressioni indebite. A commetterle, sostiene l'accusa, il sindaco di Racalmuto di allora Petrotto, l'attuale di Licata, Angelo Graci e l'ex presidente del consorzio Tre Sorgenti, Calogero Mattina. Graci ha scelto il rito ordinario ed è stato rinviato a giudizio, Mattina ha patteggiato. Petrotto, secondo l'accusa, aveva chiesto all'ex amministratore di Girgenti Acque, Giuseppe Giuffrida, 1.700 euro al mese per fare fronte a un mutuo contratto per spese legate alla campagna elettorale. Il difensore dell'ex sindaco di Racalmuto, l'avvocato Ignazio Valenza, concluderà il 3 luglio. L'inchiesta "Sorgente", svolta sul campo dalla polizia a partire dal 2008, consentì di scoprire pure un presunto traffico di droga che avrebbe avuto come base operativa il consorzio Tre Sorgenti. In questo troncone sono imputati cinque presunti pusher. Il pg ha chiesto anche per loro la conferma delle condanne, vale a dire: 2 anni e 8 mesi per Angelo Brunetto, 25 anni, di Racalmuto; 1 anno e 6 mesi per Marco Ragusa, 22 anni, di Agrigento; un anno per Salvatore Puma, 35 anni, di Racalmuto; 2 anni e 8 mesi per Eleonora Salamone, 24 anni, di Agrigento; e 2 anni per Mario Fucà, 26 anni, di Agrigento.

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