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Realmonte, l’ecomostro da abbattere, l’assessore Lo Bello: «Sarò presente»

Legambiente: «La splendida area marina si presenterà al mondo in tutta la sua grande bellezza»

REALMONTE. L’assessore regionale al Territorio, Mariella Lo Bello, ha annunciato che sarà presente quando verrà abbattuto l'ecomostro di Scala dei Turchi. «Merita plauso e sostegno la scelta fatta dal sindaco di Realmonte - afferma - di dare finalmente il via all'iter per la demolizione delle costruzioni abusive a ridosso della Scala dei Turchi. Questo è un bel segnale di cambiamento - aggiunge - che segna un'inversione di tendenza ed una nuova storia per la provincia di Agrigento». Una condivisione a tutto campo quella di Mariella Lo Bella dell’ordinanza del sindaco, Piero Puccio, su sollecitazione della Procura della Repubblica di Agrigento, che ha già concesso ai proprietari che ne hanno fatto richiesta il nullaosta per l'abbattimento dell'ecomostro e per il ripristino, la bonifica e la messa in sicurezza del sito, con particolare riferimento alla stabilizzazione e al consolidamento del costone. «La cultura della nostra gente comincia a cambiare al di là di qualche tentativo maldestro di voler fermare il cambiamento in atto - aggiunge l’assessore Lo Bello - e assicuro il massimo impegno della Regione Siciliana per tutelare e valorizzare le ricchezze paesaggistiche ed ambientali dell'Agrigentino e di tutto il territorio siciliano: dalla riserva dello Zingaro all'Etna, dalle Isole Eolie alle Pelagie". Per Claudia Casa, presidente del circolo Rabat di Legambiente «l'abbattimento dell'eco-mostro a Scala dei Turchi permetterà di aggiungere una pagina fondamentale al libro della "bellezza" intesa come valore assoluto su cui puntare con decisione per portare il nostro Paese e in particolare la Sicilia fuori dalle secche dell'attuale crisi. La ferita inferta alla spiaggia di Scala dei Turchi è sembrata ai più come insanabile - continua - e non poche volte, frequentando quel luogo così suggestivo nonostante il palese contrasto tra l'immacolata scogliera a picco sul mare africano e quell'obbrobrioso blocco di cemento elevato a pochi metri di distanza dalla battigia, ci è capitato di raccogliere stolte opinioni che vedevano quale unico rimedio al male il completamento dell'opera, ma giammai il suo abbattimento. E invece il tempo tanto atteso della vittoria della ragione sulla stoltezza è arrivato, l'eco-mostro ha ormai i giorni contati e quando finalmente le opere di demolizione ed i lavori per il ripristino, la bonifica, la messa in sicurezza ed il recupero ambientale del sito di Punta Grande di Realmonte saranno eseguiti, questo inestimabile "monumento della natura" - aggiunge Claudia Casa - sarà pronto per presentarsi al mondo in tutta la sua incomparabile bellezza».  

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