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Canicattì, "Reperite aule e laboratori" per il professionale femminile

Gli studenti rischiavano di dover continuare il corso a Favara

CANICATTI'. Alla fine è passata la soluzione "interna" per venire a capo dell'intricata vicenda legata al trasferimento dei locali della sezione femminile dell'Ipia Marconi. Infatti in attesa che l'amministrazione provinciale riceva la comunicazione ufficiale da parte del Comune di Canicatti relativa alla volontà di soprassedere rispetto la decisione, presa nel corso di un tavolo tecnico nelle settimane scorse, di concedere alla sezione femminile dell'Ipia Marconi i locali del Plesso Crispi, nel quartiere di Borgalino, l'assessore provinciale all'Edilizia Scolastica Pietro Marchetta ha accolto con favore la proposta avanzata dal reggente dell'Ipia, il professore Giuseppe Salamone, di spostare la sezione femminile, 5 classi più laboratori, all'interno dell'immobile dove è allocato il "maschile", garantendo allo stesso tempo la disponibilità ad effettuare alcuni interventi di sistemazione e ristrutturazione.

"La proposta fattaci dalla Dirigenza scolastica - ha dichiarato Marchetta - é l'unica al momento praticabile visto anche lo sfratto pendente sui locali del femminile". Planimetrie alla mano i tecnici della Provincia ed il Preside dell'Ipia nel corso di una riunione hanno convenuto sulla possibilità di realizzare una razionalizzazione degli spazi interni del plesso maschile che garantisca l'allocazione al suo interno delle cinque classi della sezione femminile. In questo modo si riuscirà a salvare la permanenza a Canicatti degli studenti che rischiavano di dover proseguire il proprio corso di studi presso la sede centrale di Favara.

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