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Scala dei turchi, scheletro da demolire: i giudici del Tar si riservano di decidere

Gli amministratori della «Scatur» hanno presentato instanza contro l'ordinanza del sindaco

REALMONTE. Si sono riservati di decidere sul destino dell'ecomostro della Scala dei Turchi i giudici del Tar di Palermo. Si sono riuniti in camera di consiglio i giudici amministrativi - relatore Sebastiano Zafarana, componenti Filippo Giamportone e Roberto Valenti - chiamati a decidere sul ricorso presentato da Gina Fretto, amministratore della Scatur Srl, contro l'ordinanza di demolizione dello scheletro di cemento armato sulla spiaggia emessa nei mesi scorsi dal sindaco di Realmonte Piero Puccio. Ieri la prima udienza è stata aperta per decidere sulla nuova istanza di rinvio proposta dai ricorrenti, rappresentati dall'avvocato Valentina Blunda, a 24 ore dall'apertura del nuovo processo amministrativo su uno degli ecomostri più famosi d'Italia. Il rinvio dell'udienza è stato chiesto per avere accesso ad alcuni atti del Comune che ancora non sarebbe stato possibile acquisire. Potrebbe essere che i ricorrenti abbiano chiesto il rinvio dell'udienza cautelare, quindi della sospensiva, oppure abbiano chiesto un rinvio nel merito, e questo significherebbe che i titolari avrebbero rinunciato alla sospensione degli effetti dell'ordinanza rischiando così l'immediata demolizione dell'immobile abusivo. La riserva sarà sciolta dai giudici del Tar di Palermo nelle prossime ore. Nei giorni scorsi hanno presentato nuova documentazone anche il Comune di Realmonte e l'associazione Legambiente, rispettivamente costituiti in giudizio col patrocinio degli avvocati Calogero Lo Giudice e Daniela Ciancimino. E' attesa nelle prossime settimane, invece, la prima udienza per la trattazione del ricorso dei proprietari degli ecomostri di cemento costruiti sulla vicina spiaggia di Lido Rossello. Anche in questo caso il sindaco Puccio - rappresentato in giudzio in questo procedimento dall'avvocato Margherita Bruccoleri - ha emesso varie ordinanze di demolizione dopo l'ingiunzione della Procura della Repubblica di Agrigento disposta nell'ambito del giro di vite antiabusivismo avviato dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo.
Intanto, è stato pubblicato dalla Provincia Regionale di Agrigento il bando per l'assegnazione dei lavori, dell'importo complessivo di 480 mila euro circa, per il ripristino di una parte della strada provinciale che porta alla Scala dei turchi crollata il 7 gennaio scorso e che sta mettendo seriamente a rischio l'economia turistica del territorio.

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