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Randagismo a Licata, i controlli saranno potenziati

È stato stabilito ieri, nel corso di un vertice tra tecnici del Comune, forze dell’ordine, veterinari, Asp e canile

LICATA. E’ durato tutta la mattinata, ieri, il vertice sull’emergenza randagismo che si registra in città ormai da diversi mesi. Negli uffici del dipartimento Urbanistica e Gestione del Territorio, in contrada Olivastro, si sono seduti attorno ad un tavolo amministratori e dirigenti del Comune, rappresentanti delle forze dell’ordine, veterinari e funzionari dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, ed il responsabile dell’associazione “I Delfini”, Angelo Rinascente, che cura la gestione del canile municipale di contrada Pezza. Il vertice è stato convocato dopo l’ennesima aggressione da parte di randagi. Due settimane fa, come si ricorderà, una donna di 61 anni venne circondata da un branco di sei randagi che, per fortuna, riuscirono solo a strapparle il cappotto, senza ferirla. Ma a salvare la donna furono alcuni residenti della zona che, udite le sue urla, scesero in strada e cacciarono i cani con bastoni e pietre. Ma quella è stata solo l’ultima di una serie di aggressioni che si sono registrate in città, in alcuni casi anche molto gravi. Tutte le autorità presenti si sono dette pronte, ognuno per la propria parte di competenza, a potenziare gli sforzi per combattere il randagismo e tutelare l’incolumità pubblica. Un’ordinanza, con le indicazioni delle razze di cani ed i modi di tenuta degli animali, sarà emessa da Vincenzo Ortega dirigente dell’Urbanistica, di concerto con i veterinari dell’Asp. L’associazione “I Delfini” si è detta pronta ad acquistare quattro lettori di microchip, da mettere a disposizione delle forze dell’ordine, per eseguire i controlli sui cani. E’ stata valutata, infine, la possibilità di organizzare dei corsi di formazione per i proprietari degli animali, in modo da fornire delle indicazioni soprattutto sul modo in cui tenere i cani nell’interesse della salvaguardia dell’incolumità pubblica. Insomma il vertice ha avuto il merito, certamente, di porre in maniera forte l’attenzione su di un fenomeno sempre più gravi. Ora bisogna porre in essere le disponibilità palesate. A.AU.

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