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L’incendio alla nave Palladio, tempi lunghi per i lavori

È arrivata la Paolo Veronese ma ieri è rimasta in porto per il maltempo

PORTO EMPEDOCLE. Resterà ferma ancora a lungo la nave Palladio dopo l'incendio che martedì scorso ha distrutto i motori provocando il panico tra i passeggeri durante il viaggio Lampedusa - Porto Empedocle. La Palladio è già stata sostituita dalla Paolo Veronese, una motonave più piccola già approdata ieri pomeriggio nel porto empedoclino ma che non ha potuto riprendere il largo per le Pelagie a causa delle avverse condizioni metereologiche. "Stiamo valutando i danni, vi è in corso un'inchiesta amministrativa e anche un'indagine interna per capire le cause dell'incidente - ha detto Alessandro Seminara, amministratore delegato della Compagnia delle Isole Spa, la società proprietaria del marchio Siremar che effettua il collegamento con le 14 isole siciliane -. I motori sono stati completamente distrutti dall'incendio e sono inutilizzabili. La nave rimarrà ferma per un periodo relativamente lungo. I danni sono ingenti, ma sono ancora da quantificare. Conosciamo - aggiunge - i problemi legati alla nostra flotta per le isole minori, ma noi ci siamo insediati dal primo agosto e così abbiamo acquisito le imbarcazioni. Sappiamo che hanno bisogno della manutenzione, abbiamo già programmato un avvicendamento di 6 navi su 9 in cantiere per garantire un migliore servizio durante la stagione estiva. Ma non siamo in grado di cambiare le navi nonostante sia evidente che la Palladio come altre navi siano troppo vecchie e poco veloci". "Chiediamo l'apertura immediata di un'inchiesta da parte della procura agrigentina sulla sicurezza delle navi che collegano le Pelagie con la Sicilia. Cosa si aspetta per agire la strage?", dice il presidente del consorzio dei pescatori di Lampedusa e Linosa, Totò Martello. "L'incidente di martedì - dice il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini - poteva trasformarsi in tragedia ed è l'ennesimo segno che ci dice che interventi non sono più rinviabili. Chiedo che si convochi subito il Tavolo tecnico in Regione e che si decida per la sostituzione del traghetto. Così come ho proposto insieme al sindaco di Porto Empedocle Firetto: due mezzi più piccoli, uno destinato alle persone e l'altro alle merci. Ricordiamo che oggi sulla Palladio insieme ai passeggeri, viaggiano anche i rifornimenti per la vita sulle isole, comprese bombole di gas, cherosene e altre sostanze pericolose". Intanto il deputato regionale del Pd, Giovanni Panepinto, in un'interrogazione presentata al presidente della Regione e all'assessore per le Infrastrutture e la Mobilità chiede "se non ritengano di richiedere quanto promesso dall'armatore in materia di piano industriale e possibilità d'uso di altri natanti".

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