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Rifiuti, partite le lettere di licenziamento

I sindaci dei 19 comuni soci di Gesa, hanno quasi ultimato il pagamento delle somme necessarie per saldare una sola mensilità.pregressa

AGRIGENTO. È cominciata nel peggiore dei modi la settimana del comparto rifiuti dell’Ato Gesa. La riunione di ieri mattina, convocata dal commissario liquidatore Teresa Restivo con i sindaci, si è trasformata, senza preavviso, in un’assemblea allargata ai lavoratori impegnati in una complicata vertenza per i ritardi nei pagamenti dei loro stipendi. Gli operatori ecologici infatti, sono ancora in attesa degli stipendi di ottobre, novembre, dicembre e della tredicesima e hanno calendarizzato uno sciopero per sabato prossimo 2 febbraio. Uno sciopero che però, potrebbe non essere di un solo giorno, stante alle esternazioni di alcuni lavoratori che ieri hanno spiegato di non accontentarsi più della sola tredicesima per tornare al lavoro ma di volere altre due mensilità. Cosa tecnicamente e matematicamente impossibile, almeno al momento, considerando quelle che sono le disponibilità economiche della Gesa alla luce dei ritardi nei pagamenti da parte dei sindaci. Entro qualche giorno, saranno disponibili 1 milione e 680 mila euro che serviranno per una mensilità ma per gli altri soldi, ieri mattina, i sindaci hanno spiegato di non sapere da dove prenderli in tempi così ristretti. Il commissario Restivo, si sta intanto adoperando per ottenere le anticipazioni da parte dell’Agenzia di riscossione Aipa in modo da riuscire a sostenere altre uscite a favore di imprese e fornitori per non fare «saltare il banco». Ma la situazione è pesante anche perchè le ditte del Raggruppamento di imprese hanno inviato le lettere di licenziamento ai loro dipendenti a far data dal 31 gennaio giorno in cui hanno annunciato che sospenderanno il servizio.
Un articolo sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.

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