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Aggredita dai cani randagi a Sciacca Una donna finisce in ospedale

Il Comune per il 2013 ha impegnato, 378 mila euro per custodia e mantenimento degli animali in tre strutture

SCIACCA. Maria Leotta Faranda, poco più che settantenne, ieri mattina è uscita da casa, nella via Segni, in contrada Perriera, per fare una passeggiata, ma è stata affrontata da un branco di cani randagi. Uno l’ha morsa alla gamba destra e la donna ha dovuto farsi medicare al pronto soccorso dell’ospedale «Giovanni Paolo II». Ha riportato una lieve ferita, ma ha avuto tanta paura. «Per fortuna - dice - un automobilista di passaggio ha assistito alla scena, si è fermato ed è riuscito a mettere in fuga gli animali. Altrimenti le conseguenze potevano essere più serie. Io amo gli animali - dice - ma per i cani randagi ci vuole una soluzione. Non è la prima volta che avvengono fatti come questo che non possono essere sottovalutati». Maria Leotta Faranda si è rivolta al commissariato di polizia di Sciacca e il dirigente, Emilio Basile, fa sapere di avere già segnalato questa situazione al Comune. In una zona della contrada Perriera qualche mese fa è stata addirittura bloccata la distribuzione della posta perchè anche il dipendente postale era stato aggredito dai cani randagi. Al Comune, intanto, cercano di migliorare il servizio di accalappiacani e di ridurre le spese a carico dell’ente. Per il 2013 sono stati impegnati 378 mila euro per il servizio di custodia e mantenimento di circa duecento cani in tre strutture private. E’ stata espletata la gara d’appalto e 190 mila euro andranno alla Multiserice di Carlo Bono, 40 mila alla Aquisto Peppino di Ribera e 80 mila alla Ciupei di Santa Margherita Belice. «Il servizio di accalappiacani - dice l’assessore comunale ai Servizi a rete, Gianluca Guardino - già nel prossimo mese di febbraio migliorerà. Intanto, dopo che la gara è andata deserta, provvederemo all’acquisto di un mezzo aeroventilato attraverso un’indagine di mercato. Sarà disponibile entro qualche settimana - continua - e già nel mese di febbraio i cani aggressivi saranno accalappiati da due dipendenti comunali, che hanno frequentato un corso e che saranno muniti di fucile con anestetico. I cani accalappiati verranno condotti presso il mattatoio comunale dove abbiamo allestito dei box. Dopo la microcippattura e la sterilizzazione saranno rimessi in libertà - aggiunge Guardino - così come prevede la legge». Entro il 2013, secondo l’assessore, potrà nascere un canile comunale. «Aspettiamo - dice - che ci venga messo a disposizione dalla Regione un terreno proveniente da un’ex opera pia. E’ già stato nominato un commissario ad acta per quest’adempimento e con una somma di circa 500 mila euro sarà possibile realizzare il canile, abbattendo ancora i costi in questo settore».

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