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Comitati di quartiere, nasce il coordinamento cittadino

I Comitati già esistenti sono quelli che operano nei quartiere di San Leone, Cannatello, Centro Storico, Quadrivio Spinasanta e Villaggio Mosè mentre altri sono in via di costituzione. Il coordinamento avrà adesso lo scopo di portare avanti in modo unitario tutte le azioni ritenute necessarie per affrontare e cercare di risolvere i diversi problemi della città

AGRIGENTO. Se ne parlava ormai da qualche tempo e martedì mattina vedrà la luce, con la presentazione ufficiale al Collegio dei Filippini, il coordinamento dei Comitati di Quartiere di Agrigento. I Comitati già esistenti sono quelli che operano nei quartiere di San Leone, Cannatello, Centro Storico, Quadrivio Spinasanta e Villaggio Mosè mentre altri sono in via di costituzione. Il coordinamento avrà adesso lo scopo di portare avanti in modo unitario tutte le azioni ritenute necessarie per affrontare e cercare di risolvere i diversi problemi della città.

Nel corso degli incontri che si sono già tenuti per arrivare alla nascita del Coordinamento, sono stati definiti e condivisi alcuni principi ispiratori e alcune finalità comuni. «Innanzitutto - spiega Fabrizio La Gaipa - o comitati non hanno fini di lucro, sono apartitici e non si identificano con nessun movimento, associazione e qualsiasi forma aggregativa riconducibile ad alcuna formazione politica, rappresentano una forma di partecipazione dei cittadini alla gestione del territorio e nel contempo né favoriscono la partecipazione stessa per chi vuole impegnarsi ed hanno come finalità principale la tutela dei diritti del quartiere e della città».
I comitati cittadini hanno intenzione, tra l’altro, di approfondire i problemi cittadini, confrontarsi con gli organi elettivi del Comune e con tutte le altre istituzioni preposte al governo del territorio e formulare proposte sulla gestione pubblica dei servizi sociali, urbani,ambientali, socio-sanitari, culturali e turistici.

«I comitati di quartiere ed il costituendo coordinamento - aggiunge La Gaipa - intendono incentivare la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica ed essere strumenti sensibili verso i problemi inerenti la qualità della vita, in special modo quando non conformi ed adeguati alla dignità della persona. Chiediamo dunque alle istituzioni ed in particolar modo al Comune, Sindaco e Giunta, Consiglio Comunale ed uffici comunali, di guardare ai problemi della città con un occhio nuovo ed una sensibilità maggiore verso i bisogni della gente, con un cambio di rotta radicale rispetto al passato».

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