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Via ai licenziamenti al Tre Sorgenti Canicattì, 13 precari senza lavoro

Non è arrivato il rinnovo del rapporto di lavoro e da ieri sono ufficialmente fuori dalla «pianta organica»

CANICATTI’. Si è aperto sotto auspici non molto positivi il 2013 per gli undici lavoratori precari in servizio presso l'ente acquedottistico Tre Sorgenti. Per loro infatti, con contratti in scadenza il 31 Dicembre 2012, non è arrivato il tanto atteso e sperato rinnovo del rapporto di lavoro e da ieri sono ufficialmente fuori dalla pianta organica dell'ente. Disoccupati, in attesa di capire quali potranno essere gli sviluppi della loro vicenda che al momento rimane imbrigliata tra le strette maglie dei vincoli di stabilità economica che l'Ente è chiamato a rispettare. In totale sono undici i lavoratori che al momento hanno perso il proprio posto di lavoro. Si tratta di sei operai con contratto a tempo determinato,tre ex articolisti, un lavoratore Asu ed un lavoratore ex articolo 110. Undici persone con altrettante famiglie da sostenere che si ritrovano ad oggi senza lavoro e con un futuro più che incerto. «L’attesa data del 31 Dicembre 2012 è arrivata senza essere riusciti a trovare una soluzione positiva alla questione dei precari - dicono i lavoratori -. Nella situazione di incertezza in cui versa l'intero Consorzio Tre Sorgenti a farne le spese è soltanto l'anello più debole, i lavoratori che per anni hanno svolto con serietà le proprie mansioni e che si ritrovano adesso senza un futuro". Sul caso dei precari del Tre Sorgenti comunque si è registrato nei giorni scorsi l'interessamento del Presidente dell'ente, l'avvocato Giuseppe Malfitano, che ha presentato una formale istanza al Dirigente dell'Area Amministrativa affinchè lo stesso presenti delle proposte relativamente al rinnovo dei contratti di lavoro, una volta valutata la sostenibilità economica delle proroghe, da sottoporre successivamente al Consiglio di Amministrazione. Sulla fattibilità del rinnovo dei contratti è stato chiesto anche un parere ai Revisori dei Conti che dovranno accertare se esiste la possibilità di procedere in tal senso rimanendo in linea con i vincoli di stabilità. «A livello umano - ha spiegato Malfitano - è senza dubbio una situazione che dispiace. Dobbiamo adesso capire se le possibilità economiche di cui gode il Consorzio potranno consentire di procedere alla proroga dei contratti scaduti tre giorni fa»

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