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Dedalo, scongiurata nuova crisi: sarà riaperta la discarica di Siculiana

Via libera al conferimento dei rifiuti. Il sito, come è noto, è chiuso ormai da settimane a causa dell’impossibilità dell’Ato Ag3 di pagare i debiti con i proprietari

LICATA. L’ennesima emergenza rifiuti in città è, almeno per il momento, scongiurata. La Dedalo Ambiente, dopo i continui contatti avuti con la ditta Catanzaro di Agrigento e grazie alle disponibilità dei sindaci dei sette Comuni serviti a firmare il nuovo contratto proposto, ha ottenuto il via libera al conferimento nella discarica di Siculiana. Il sito, come è noto, è chiuso ormai da settimane a causa dell’impossibilità dell’Ato Ag3 di pagare i debiti con i proprietari. La società Catanzaro, infatti, vanta un credito con la Dedalo Ambiente di oltre due milioni di euro. Per settimane ha concesso delle proroghe, ma alla fine ha chiuso la discarica agli autocompattatori che provengono da Licata, Ravanusa, Canicattì, Palma di Montechiaro, Naro, Camastra e Campobello di Licata.

Per cinque giorni, a causa dell’assenza di un sito nel quale conferirli, i rifiuti sono rimasti per strada in tutti e sette i Comuni dell’Ato. Poi è arrivato il via libera a conferire nella discarica di contrada Timpazzo, appena fuori Gela. L’ok dell’Ato Cl2 però scade il 31 dicembre (fra due giorni ndr) e finora non c’è alcuna proroga. Giovedì Rosario Miceli, commissario liquidatore della Dedalo Ambiente, aveva annunciato che non c’era alcuna certezza circa la proroga di Gela, perciò il rischio di una nuova crisi era all’ordine del giorno. Ieri è arrivato il via libera di Catanzaro.

“La società agrigentina – ha confermato Miceli – ci ha dato l’ok per tornare a conferire a Siculiana a partire dal primo di gennaio 2013. E’ ovvio che si tratta di una buona notizia, soprattutto in considerazione del fatto che dall’Ato Cl2 non abbiamo ancora ottenuto alcuna risposta circa la richiesta di proroga avanzata già lo scorso 24 di dicembre. Ma di positivo c’è anche un altro aspetto, tutt’altro che trascurabile. Tornando a conferire a Siculiana ridurremo in maniera notevole i costi rispetto a Timpazzo. Il conferimento a Gela è, infatti, più costoso rispetto alla soluzione agrigentina”.

Non si può, però, escludere la possibilità che la crisi dei rifiuti non si verifichi in sei Comuni dell’agrigentino, ma torni a “mordere” a Licata. Visto che il Comune non ha ancora pagato il dovuto per il 2012, l’Ato AG3 ha un debito “sostanzioso” con l’area di servizio che rifornisce di carburante gli autocompattatori. La ditta in questione è pronta a sospendere la fornitura.

“Oggi (ieri ndr) – abbiamo ricevuto dalla ditta Graci – ha aggiunto Rosario Miceli – la diffida a saldare subito il debito, pena lo stop al pieno degli autocompattatori e di tutti gli altri mezzi. Ma se il Comune continua a non versarci le proprie quote noi non abbiamo i soldi per pagare il fornitore di carburante”. Come dire, l’emergenza rifiuti potrebbe essere di nuovo ad un tiro di schioppo.

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