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Rifiuti, sindaci ancora in ritardo

"Mantenete gli impegni", afferma Teresa Restivo, commissario liquidatore Gesa. Anche il sindaco Zambuto invita i colleghi ad accellerare il pagamento dei debiti

AGRIGENTO. È un appello accorato quello lanciato dal commissario liquidatore della Gesa Teresa Restivo a quei sindaci dell’Ato Ag2, che non hanno ancora mantenuto gli impegni economici presi davanti al soggetto attuatore per l’emergenza rifiuti Maurizio Norrito nel corso dell’ultima transazione per trovare una soluzione che facesse riprendere la raccolta durante l’ultima ondata di scioperi.

Al momento infatti, gli operatori ecologici sono fermi al pagamento del 70 per cento dello stipendio di settembre e devono ricevere altri due stipendi più la tredicesima. Il rimanente 30 per cento della mensilità pagata in parte, è infatti a carico di Gesa ferma al palo per il decreto ingiuntivo della Catanzaro costruzioni che ha causato il pignoramento di 621 mila euro circa e per i mancati pagamenti dei sindaci.

«Siamo in una situazione difficile – spiega la Restivo – e per noi sarebbe importantissimo dare ai lavoratori almeno la tredicesima subito cosa che potremmo fare con tranquillità se i sindaci mantenessero gli impegni presi con i funzionari regionali».Lampedusa si era ad esempio impegnata a pagare i circa 700 mila mila euro della trasferenza dei rifiuti, Favara per ulteriori 150 mila euro, 200 mila euro dovrebbero arrivare da Porto Empedocle, 100 mila da Raffadali e altre liquidità da altri comuni. Anche il sindaco di Agrigento Zambuto si dice preoccupato per i ritardi nel pagamento ai lavoratori che potrebbe sfociare in uno sciopero di fine anno.

«Come amministrazione - spiega il primo cittadino - stiamo facendo di tutto per mantenere i nostri impegni economici con Gesa a costo di grandi sacrifici e non ci sembra giusto che a causa dei ritardi di altri sindaci anche il capoluogo così come altri comuni puntuali, debba pagare con nuovi scioperi a disservizi».

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