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Sciacca, autobotti del carcere un giorno a secco: Girgenti "taglia" l’acqua

La società è creditrice nei confronti dell’ente comunale che, con il sindaco, replica: "Pure noi attendiamo pagamenti"

SCIACCA. Quando gli agenti di polizia penitenziaria hanno trovato l’impianto di contrada Sovareto «sigillato» avranno sgranato gli occhi perchè da quella fonte idrica, ogni giorno, almeno tre o quattro volte, le autobotti prelevano l’acqua per i detenuti della casa circondariale che, in questo momento, sono cento. L’impianto è stato bloccato, da martedì pomeriggio a ieri mattina, da «Girgenti Acque» per crediti che vanterebbe nei confronti del Comune. Così si apprende dalla società, ma la vicenda ha mandato su tutte le furie il sindaco, Fabrizio Di Paola.

«Ci sono partite contabili aperte in entrata e in uscita - dice il sindaco - e infatti aspettiamo che si svolga una conferenza di servizi per verificare la situazione. Certo, non ci aspettavamo che bloccassero l’erogazione proprio da quella fonte così importante». Girgenti Acque attenderebbe pagamenti dal Comune per circa 400 mila euro, ma da palazzo di città reclamano 660 mila euro riguardanti spese effettuate nel periodo in cui la società è subentrata all’Eas. Dal carcere fanno sapere che, per fortuna, non ci sono stati particolari problemi. Certo, se anche ieri le autobotti fossero rimaste a secco si sarebbe determinata un’emergenza. Ieri, intanto, la commissione consiliare Affari generali ha chiesto sostanziali modifiche al regolamento di utenza del servizio idrico integrato e approvato dall'Ato Idrico nel 2009.

La commissione ha tenuto una conferenza stampa al termine di una serie di riunioni, alle quali, oltre ai consiglieri Luciano Augello, Michelangelo Graffeo, David Emmi, Simone Di Paola e Lorenzo Maglienti, hanno preso parte anche l'avvocato Luigi Licari, responsabile cittadino della "Federconsumatori", e Pietro Mistretta, presidente dell'associazione "L'AltraSciacca". Nell'evidenziare una serie di criticità riguardanti il contratto, ritenuto vessatorio nei confronti dell'utente, la commissione, auspicando un intervento legislativo immediato da parte dell'Assemblea regionale siciliana, chiede l'applicazione di una serie di modifiche e di interventi.

Tra questi, quella di impegnare la Girgenti Acque al pagamento di un indennizzo in caso di mancata risposta ai reclami degli utenti; la sostituzione di tutti vecchi contatori ancora presenti; la modifica del piano tariffario in vigore, eliminando la distinzione tra utenti residenti e utenti non residenti; la lettura semestrale del contatore e la fatturazione annuale dei consumi; consentire la rateizzazione per importi superiori ad 500 euro, senza obbligo di anticipo; la verifica gratuita del contatore; in caso di inquinamento, infine, prevedere una franchigia rilevata dal consumo annuale medio, limitato al periodo in cui si registra il fenomeno inquinante. Tutte questioni sottoposte al sindaco che stasera parteciperà all'assemblea dei soci dell'Ato idrico.

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