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Ato Rifiuti, la raccolta non si blocca, domani il decreto per la discarica

La Catanzaro Costruzioni aveva annunciato l’intenzione di impedire il conferimento nell’impianto di Siculiana già a partire da martedì

AGRIGENTO. Non sarà sospeso il conferimento in discarica per gli autocompattatori delle ditte del raggruppamento di imprese che operano per l’Ato Ag2. Nonostante l’annuncio della Catanzaro costruzioni di chiusura dei cancelli dell’impianto di Siculiana a partire da martedì, è in arrivo una soluzione alternativa per evitare che Agrigento e altri 18 Comuni ripiombino nell’emergenza.  Domani mattina infatti, dopo avere avuto contatti con i titolari della discarica di contrada Timpazzo a Gela, il commissario liquidatore di Gesa Teresa Restivo, sarà a Palermo dove entro il pomeriggio, le verrà consegnato il decreto con cui viene concessa, temporaneamente, la possibilità di conferire in discarica proprio per evitare nuove emergenze sotto il periodo natalizio in attesa di raccogliere i soldi necessari per pagare i debiti con la Catanzaro.  Intato, sia la Restivo che i liquidatori degli altri Ato rifiuti provinciali hanno preso parte, insieme a circa 200 sindaci siciliani, all’incontro convocato dal presidente della Regione Rosario Crocetta all’Albergo delle Povere a Palermo. I rappresentanti dei Comuni hanno esposto quelli che ritengono i problemi principali del comparto rifiuti e in principal modo della mancanza di liquidità, visti i tagli effettuati dal governo nazionale, che mettono in condizioni le amministrazioni locali di negare molti dei servizi necessari al cittadino.  «Bisogna ricordare – ha commentato il sindaco di Caltabellotta Calogero Pumilia – che la Sicilia, insieme con la Calabria, non ha ancora visto la nascita del Consiglio delle Autonomie locali, previsto dal titolo V della Costituzione. Ciò ha privato il sistema degli enti locali di una voce autorevole che, da sola, potrebbe dar forza alla governance dell’intera Sicilia».  Nel corso dell’incontro si è molto discusso della circolare 2 del 10 novembre scorso con cui l’assessorato regionale all’energia, disciplina le procedure connesse alle richieste di anticipazioni di risorse finanziarie ai comuni per l’estinzione dei debiti che hanno proprio con Gesa. Per fare questo, ogni Comune dovrà presentare un piano di rientro del debito nei confronti della società d’ambito entro il 14 dicembre prisma della chiusura degli uffici di tesoreria, un piano di rientro che dovrà contenere l’indicazione degli obiettivi economici da raggiungere la loro scansione temporale, le misure da adottare per il raggiungimento degli obiettivi e le modalità per il monitoraggio oltre alla verifica della loro attuazione.  La circolare fissa inoltre, un tempo massimo di 20 anni per la restituzione delle somme richieste a titolo di anticipazione. Una strada che sembr ala più percorribile al momento, in cosiderazione del fallimento del tentativo di costituzione delle Srr come previsto dalla legeg di riforma degli Ato.

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