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La nuova gestione di Torre Macauda: sono 3 le offerte all’esame del giudice

La struttura è chiusa dallo scorso mese di settembre dopo l’affidamento, per 60 giorni, alla «Salento Way»

SCIACCA. Tre le offerte avanzate per la gestione di Torre Macauda. A quella della "Salento Way", la società che ha gestito, per due mesi, durante la scorsa estate, la struttura alberghiera, se ne sono aggiunte altre due adesso al vaglio del giudice dell'Esecuzione del Tribunale, Maria Cristina Sala, e del custode giudiziario, Calogero Cracò. Una decisione è attesa nel prossimo mese di gennaio. Le offerte conterrebbero la disponibilità dei privati alla gestione, ma senza una quantificazione dell'offerta. La vicenda è seguita con particolare attenzione dal segretario della Cgil saccense, Franco Zammuto, preoccupato anche per il mantenimento dei livelli occupazionali. Da parecchi anni l'albergo garantisce un'occupazione, sia pure stagionale, a una quarantina di lavoratori. La situazione, però, è particolarmente complessa. Ci sono vari aspetti che necessitano di molta attenzione e, inevitabilmente, questo allunga i tempi per assumere le decisioni. Sulla prossima gestione il giudice dovrebbe decidere all'inizio del 2013. Intanto, nell'ambito della procedura esecutiva riguardante le società proprietarie della struttura alberghiera, sono state già acquisite una cinquantina di unità abitative che erano in godimento della "Sghr". A Torre Macauda è arrivato l'ufficiale giudiziario. La "Sghr", società con sede in Puglia, ha gestito per alcuni anni la struttura, ma non avrebbe versato canoni d'affitto. A carico della "Sghr" è scattato anche un provvedimento di sequestro conservativo di beni per circa 4 milioni di euro concessi in favore della custodia giudiziaria. Il Tribunale, in composizione collegiale, ha poi respinto il reclamo della "Sghr". L'importo del sequestro è stato ridotto a poco più di 2 milioni di euro. Il sequestro riguarda attrezzature, conti correnti, ma anche crediti vantati dalla società con sede a Foggia, per il mancato pagamento di canoni di affitto e per avere occupato, per un certo periodo, la struttura alberghiera senza alcuna autorizzazione. La "Sghr" ha motivato il mancato pagamento con spese per manutenzione e condominiali sostenute durante gli anni di gestione della struttura. Il giudice Sala, intanto, ha rigettato l'opposizione presentata da una società agrigentina sulla locazione del complesso alberghiero, durante la scorsa estate, alla "Salento Way". 

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