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Lavoratori in cassa integrazione Inps: «Aumentate le richieste»

Rispetto all’anno precedente le istanze sono lievitate del 61,39 per cento, è allarme

AGRIGENTO. Più 61,39 per cento rispetto all'anno precedente. È questo il dato più rilevante sulla cassa integrazione in provincia di Agrigento. «Si tratta di numeri che si riferiscono all'intero anno 2011 e al periodo gennaio - novembre 2012» come precisa il Direttore dell'Inps di Agrigento Gerlando Piro. In pratica nel 2011 si sono accumulate 232.558,74 ore in totale, rispetto alle 375.367,02 dell'anno che sta per concludersi.
Una variazione del +88,07 per cento. Il mese con il maggior numero di lavoratori assisti è stato settembre con ben798 cassa integrati. Mentre il mese, diciamo cosi, «migliore» è stato aprile con 64.  A gennaio i lavoratori in cassa integrazione erano 273, a febbraio 460, 145 a marzo, 653 a giugno, 276 a luglio, 233 ad ottobre e 227 nel mese che sta pe concludersi. «Anche i dati degli ultimi mesi - afferma il Direttore dell'Inps - confermano l'andamento critico degli ultimi mesi. La richiesta di cassa integrazione continua ad essere più alta nel 2012 rispetto all'anno scorso. Il confronto tendenziale non si discosta dai dati precedenti, attestandosi su un incremento delle richieste nei primi 9 mesi dell'anno».

I lavoratori che hanno dovuto ricorrere a questa forma di assistenza sono prevalentemente quelli dell'edilizia che rappresentano il doppio di quelli occupati nell'industria.
Nessuno, invece, dell'ambito commerciale. «I dati - spiega Piro - sono in perfetto trend con quelli nazionali, con alcuni peggioramenti nella nostra provincia che da sempre vive un disagio economico legato alla mancanza di industrie manifatturiere e all'assenza di attività stagionali».  Considerato che molto gravita intorno all'edilizia, su questi dati potrebbe aver influito in modo decisivo anche la chiusura di diversi cantieri del raddoppio della strada statale 640, fermi da mesi per intoppi burocratici.  Molte delle imprese impegnate in quest'opera hanno dovuto ricorrere alla chiusura dei cantieri e al conseguente licenziamento degli operai. Alcuni di questi sono rientrati nella cassa integrazione, altri hanno avuto accesso alla cassa di disoccupazione in attesa di essere rioccupati. «Le ore di cassaintegrazione - rassicura ancora Piro - sono in pagamento, grazie al finanziamento di 64milioni di euro arrivato alla Regione e ad altri fondi che presto verranno erogati».

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