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Scuola: la «pantera» è tornata a ruggire: istituti occupati, almeno fino a sabato

Contro le manovre del governo manifestazioni nel capoluogo. La protesta raggiunge anche Sciacca. Coinvolta la Consulta provinciale

AGRIGENTO. Contro tutto e tutti. Costi quel che costi. C'è chi la chiama "occupazione", chi "assemblea permanente", sta di fatto che gli studenti, al momento, non hanno proprio intenzione di riprendere l'attività scolastica. Almeno fino a sabato, giorno in cui è prevista una mega manifestazione, organizzata per l'occasione dalla Consulta Provinciale Studentesca, che partirà proprio dalla sede del Provveditorato agli Studi. Ad aderire a questa particolare forma di protesta "continua" sono stati gli studenti del liceo scientifico "R. Politi" e "Leonardo", del liceo classico "Empedocle", e del Tecnico "Sciascia" e "Foderà". Prendono le distanze, invece, gli studenti del Geometra "Brunelleschi" che hanno deciso di non aderire a nessun tipo di iniziativa. Insomma la pantera torna ferocemente a ruggire. E forse, questa volta, più di prima. Nonostante sia stato diramato un comunicato a firma di tutti i dirigenti scolastici degli istituti coinvolti nella protesta nel quale viene contestualmente sottolineato la gravità di eventuali azioni di "occupazione" dell'istituto da parte degli studenti, perché, in questo modo, scatterebbe l'interruzione di pubblico servizio.
«Noi - ribatte il rappresentante della Consulta, Andrea Costa - non abbiamo intenzione di negare il diritto allo studio ad alcuno. Però siamo fermamente convinti di andare avanti, per tutta la settimana. Rispettiamo il comunicato dei presidi, ma anche se un solo studente esprime la volontà di voler svolgere le lezioni, da parte nostra non ci sarà nessun impedimento. Che sia chiaro. Ad ogni modo - prosegue Costa - al liceo scientifico Leonardo abbiamo optato per un'assemblea permanente. Dalla mattina fino alle 20, abbiamo la possibilità di rimanere a scuola con l'opportunità di seguire diversi corsi. Sabato, però, dobbiamo farci sentire perché il nostro Governo deve capire che in questo modo il nostro futuro scolastico è a rischio, in quanto si sta cercando di favorire il sistema delle scuole private». A Sciacca il primo istituto ad occupare, ieri, è stato il liceo scientifico «Fermi». A ruota la stessa decisione è stata assunta dall’Ipia e dall’istituto d’arte «Bonachia». Protesta degli studenti anche al liceo classico «Fazello». Fino alla tarda mattinata di ieri si sono protratte ble assemblee per assumere una decisione al commerciale «Don Michele Arena» e all’alberghiero «Amato Vetrano». A quanto pare all’alberghiero dovrebbero occupare da questa mattina. Allo scientifico è stata diramata una nota dai docenti dopo un’assemblea sindacale. Esprimono indignazione per gli stanziamenti alla scuola privata e ribadiscono la centralità della scuola pubblica, ma, come riferito dall’insegnate Nuccia Turano, ieri mattina, avevano chiesto agli studenti di non procedere con la forma estrema di protesta dell’occupazione. Nel documento i docenti comunicano inoltre che «d’ora in poi si atterranno esclusivamente allo svolgimento di quanto previsto quale obbligo di lavoro dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro con conseguente blocco di tutte le attività aggiuntive».

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