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Confindustria, il vicepresidente: "Sbloccare gli investimenti"

I numeri: Licenziamenti per 100 famiglie, 20 milioni di investimenti privati in standby, 2,5 milioni di mancate entrate per il Comune di Agrigento, 100 appartamenti pronti ma non consegnabili alla clientela

AGRIGENTO. "Licenziamenti per 100 famiglie, 20 milioni di investimenti privati in standby, 2,5
milioni di mancate entrate per il Comune di Agrigento, 100 appartamenti pronti ma non consegnabili alla clientela. Sono questi i numeri del calvario urbanistico del solo Villaggio
Mosé". Lo afferma il vicepresidente di Confindustria Agrigento Andrea Messina.

"Tutti dati, tra l'altro, che limitano le stime al settore non tenendo conto che il moltiplicatore di ricchezza avrebbe contribuito - aggiunge - notevolmente al benessere dell'indotto prima e dell'intera cittadinanza poi". "L'allarme recentemente lanciato al riguardo dall'Ance tramite  - osserva - mostra un quadro sconfortante. Confindustria Agrigento, oltre ad evidenziare che a fronte del pagamento di ingenti somme per il rilascio di concessioni e degli oneri di urbanizzazione non sia di fatto mai stata completata l'urbanizzazione dell'area, sottolinea come abbia nei fatti dell'incredibile che appartamenti già completi non possano essere immessi sul mercato ed al contempo non vengano rilasciate concessioni edilizie per terreni in area edificabile secondo il vigente Prg a causa dell'insufficienza di un semplice depuratore".

"Questo è nei fatti - denuncia Messina - il trattamento che certa politica riserva agli investitori privati ed all'esercito di disoccupati della nostra città e del suo hinterland, in palese contrapposizione con la pacifica e dichiarata necessità di creare posti di lavoro e di valorizzare ed attrarre investimenti e capitali".

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