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Scala dei Turchi, i pm ordinano le demolizioni

Al centro della vicenda (sulla quale di recente la Procura ha anche aperto un’inchiesta per il momento a carico di ignoti) un complesso di villette abusive, nei pressi della spiaggia di Lido Rossello

AGRIGENTO. Prima l’ingiunzione a demolire lo scheletro di due elevazioni ai piedi della Scala dei Turchi, adesso un provvedimento analogo per radere al suolo l’altro «ecomostro»: l’azione della magistratura contro i simboli degli scempi edilizi degli anni Novanta va avanti. Il procuratore aggiunto di Agrigento Ignazio Fonzo e il sostituto Antonella Pandolfi hanno notificato al sindaco di Realmonte, Pietro Puccio, e alla Sovrintendenza un provvedimento col quale si invita ad adottare «senza ritardo gli opportuni provvedimenti».
Nel documento della Procura si ricorda che «in difetto potrebbero configurarsi ipotesi di responsabilità per abuso di ufficio e omissione di atti di ufficio». Al centro della vicenda (sulla quale di recente la Procura ha anche aperto un’inchiesta per il momento a carico di ignoti) un complesso di villette abusive, nei pressi della spiaggia di Lido Rossello. La realizzazione di questi immobili ha anche fatto scattare un’inchiesta giudiziaria con arresti e processi poi spazzati via dalla prescrizione. Il caso è stato anche denunciato da un dossier di Legambiente. La Procura adesso vuole chiudere la partita iniziata nel 1992 quando partirono i lavori.

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