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Favara, niente deroghe: funerali in chiesa

I funerali, dal 1973 si celebrano solo nella cappella del cimitero di Piana Traversa. Ora si ritornerà alla vecchia tradizione

FAVARA. Si ritorna all'antico con tutti i disagi che ciò può comportare, soprattutto sul versante della mobilità urbana. I funerali, che dal 1973 si celebrano esclusivamente nella cappella del cimitero di Piana Traversa, dal 2 novembre prossimo verranno officiati nella chiesa a cui è appartenuto in vita il defunto. Dopo l'incontro che il sindaco ha avuto lunedì scorso con l'arcivescovo Franco Montenegro, che ha ribadito che non si possono concedere deroghe alla nota della Conferenza Episcopale Italiana, ieri il primo cittadino ne ha tenuto un altro, questa volta con i titolari delle agenzie funebri.

"Abbiamo preso atto - spiega Rosario Manganella - che non abbiamo titolo per interferire sulle vicende di natura spirituale e sul fatto che il presbiterio locale tornerà a celebrare le esequie funebri nelle parrocchie. Ma ciò non vuol dire che l'amministrazione comunale, di concerto con chi presta i servizi a chi è colpito dal lutto, subirà supinamente il provvedimento. Domani (oggi, ndr) predisporremo un'ordinanza per evitare che davanti alle chiese dove si svolgono i funerali si registrino ingorghi inestricabili bloccando il traffico cittadino".

Il sindaco avrebbe deciso di vietare il saluto fuori dalla chiesa ai parenti del morto, divieto che verrebbe mantenuto al cimitero, davanti alla camera mortuaria, dove la salma, subito dopo il rito religioso, verrà temporaneamente sistemata in attesa della tumulazione. I favaresi, insomma, dovranno cambiare le abitudini visto che i sacerdoti, da parte loro, hanno interdetto anche il saluto in chiesa e sul sagrato. È probabile che verrà messo a disposizione un quaderno a beneficio di quanti vorranno lasciare un messaggio o un pensiero.

Ma non mancherebbero i problemi per i gestori delle pompe funebri specie se nella stessa giornata si dovessero verificare più funerali come purtroppo spesso avviene in una città che supera i 33 mila abitanti. Oggi, dunque, dovrebbe uscire la nuova ordinanza del sindaco che farebbe venire meno quella firmata 39 anni fa dall'allora assessore ai servizi cimiteriali, il medico Pietro La Russa. Particolare curioso è che quella portava la data del 25 ottobre 1973, mentre questa la data del 25 ottobre 2012. Se sarà positivo riportare nelle parrocchie i funerali lo dirà il tempo, che di solito è galantuomo. Ma il mutamento delle tradizioni potrebbe cambiare anche l'approccio dei favaresi con i rituali funebri, finora sempre affollati, affidando ai parenti più stretti la partecipazione alla mesta funzione. In tal modo si eviterebbe quello scomposto afflusso di persone al cimitero di Piana Traversa, spesso inseguite dalla fretta di ritornare alle proprie incombenze, ai propri uffici, al proprio lavoro.

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