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Italia Tributi, il Comune di Favara rischia di perdere un milione e mezzo

La responsabile del settore, Cusumano: «Abbiamo aperto un decreto ingiuntivo, vogliamo la somma»

FAVARA. Anche il Comune di Favara rientra tra i creditori di «Italia Tributi», la società (ex «San Giorgio Spa») con la quale l’amministrazione comunale aveva stipulato un contratto di appalto per la concessione del servizio relativo all’accertamento e alla riscossione di vari tributi locali e, in particolare, dell’imposta comunale sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni e della tassa per l’occupazione del suolo pubblico (Tosap).

Proprio in questi giorni, attraverso la stampa nazionale, si sta apprendendo quale grosso buco la società concessionaria abbia fatto ai bilanci di svariati enti locali dell’intero Paese, riscuotendo per sé e destinando solo una parte dei proventi agli aventi diritto. Il Comune di Favara vanterebbe addirittura un credito di un milione e 500 mila euro che non sa se potrà riscuotere viste le procedure fallimentari che hanno investito la società ligure. «Abbiamo ottenuto un decreto ingiuntivo – dice il responsabile del settore, Carmela Cusumano – divenuto esecutivo per mancanza di opposizione che abbiamo già notificato alla ditta. Vogliamo indietro le somme che la Tributi Italia ha incassato per conto del Comune e che, però, non ha versato nelle nostre casse».


Un servizio sul Giornale di Sicilia di oggi, edizione di Agrigento.

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