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"Calcestruzzo depotenziato all’Asi"

L’assessore regionale Marco Venturi ha chiesto alle procure di Agrigento e Palermo di "verificare profili di responsabilità". Quattro gli immobili,costati 14 milioni, in cui sono state effettuate analisi di laboratorio

AGRIGENTO. Dopo l’ospedale “San Giovanni di Dio” e l’Ipia “Fermi”, sgomberato appena cinque giorni prima dell’inizio di questo anno scolastico, lo spettro del calcestruzzo depotenziato aleggia anche sulle strutture dell’Asi di Agrigento.
Per l’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, non vi sarebbe, anzi, alcun dubbio, tant’è che ha invitato il dipartimento Attività produttive “a porre in essere, con la massima urgenza, ogni utile attività finalizzata a garantire sia la sicurezza delle persone, sia il risarcimento del danno economico-patrimoniale che eventualmente è stato arrecato al Consorzio Asi e alla Regione”.
Venturi, inoltre, ha chiesto alle Procure di Agrigento e Palermo e alla corte dei Conti di “verificare, ognuna per le proprie competenze, i diversi profili di responsabilità”. E sul loro tavolo ha fatto arrivare le analisi di laboratorio, redatte dalla società “4 Emme Service spa” (specializzata nell’esecuzione di prove sperimentali su strutture). Analisi che, sempre a detta dell’assessore Venturi, hanno fatto “emergere una significativa carenza della resistenza di alcune strutture di proprietà dell’Asi, tra le quali la sede del Consorzio”.
La società “4 Emme Service spa” lo scorso mese di agosto venne incaricata dall’ex commissario dell’Asi, Alfonso Cicero, d’effettuare i prelievi e le prove sugli edifici del “Centro integrato per servizi sociali reali e tecnologici di innovazione d’impresa”. Si tratta di un imponente complesso - per il quale sono stati spesi circa 14 milioni di euro - composto da 4 edifici di svariate migliaia di metri quadrati.

Un servizio nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia di oggi.

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