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Diocesi, parte la rotazione dei parroci

Diventano esecutive le nomine fatte da monsignor Montenegro in diverse parrocchie della provincia. Il punto della situazione paese per paese

AGRIGENTO. Sono state quattro le comunità parrocchiali agrigentine che ieri hanno accolto il nuovo parroco: la Matrice di Ravanusa con l'insediamento del nuovo arciprete padre Mario Polisano e il vicario parrocchiale padre Scozzari, la parrocchia del Cuore Immacolato di Maria di Agrigento che ha accolto padre Maurizio Mangione, e sempre ad Agrigento, la parrocchia Madonna di Fatima don Angelo Brancato. A Porto Empedocle don Enzo Cuffaro si è insediato nella parrocchia di Durrueli. Oggi inizierà, come co-parroco, il suo ministero nella parrocchia Santa Chiara di Canicattì padre Antonino Catanzaro. Sabato 29 settembre, in festa per l'arrivo del nuovo parroco, saranno la comunità della Trasfigurazione di Palma Montechiaro che accoglierà don Mario Bellanca, quella della Madonna di Pompei ad Aragona che accoglierà padre Francesco Vaccaro Notte e la parrocchia di Sabuci a Licata che darà il benvenuto a don Carmelo Rizzo. Domenica 30 settembre sarà la volta della Matrice di Burgio dove è stato mandato don Fabrizio Zambuto e della Matrice di Montevago che accoglierà don Emanuele Casola. Nel mese di ottobre, sabato 6, inizieranno il loro ministero padre Lillo Terrasi nella parrocchia San Francesco di Paola, don Daniele Nicosia nella chiesa Madre di Siculiana, don Manlio Iacoponello, come parroco, e don Luca Restivo, come cooperatore, nella parrocchia dell'Itria a Favara. Infine sabato 27 ottobre la parrocchia Matrice di Bivona accoglierà il nuovo arciprete don Alessandro Di Fede.
Ieri un pezzo di Porto Empedocle si è trasferita nella via Callicratide di Agrigento. Segnale evidente, come ha detto don Franco, che nella città di Camilleri, ha operato bene. Molto bene. Alla cerimonia ufficiale d'insediamento, don Angelo ha già colpito il cuore di tutti i fedeli. E racconta i suoi primi passi verso la sua vocazione: «Ero giovane. In questo momento non ricordo molto bene l'età quando è avvenuta, ma quando il Signore mi ha chiamato, ho detto: "Io sono qui"».
«Oggi è un giorno di festa - ha detto l'Arcivescovo, mons. Francesco Montenegro durante l'Omelia - perché ci apprestiamo ad accogliere un nuovo parroco. A volta, senza capire molto spesso il motivo, ci chiediamo perché ci sono dei cambiamenti all'interno delle parrocchie. E io vi rispondo perché è necessario. Non ci sono altre risposte».

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