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Ravanusa, ordinanza anti-coniugi molesti

"Minacciano" l'incolumità dei dipendenti del Comune, soprattutto degli assistenti sociali, ed il sindaco emette una ordinanza per tenerli lontani dal palazzo municipale

RAVANUSA. Due coniugi "minacciano" l'incolumità fisica dei dipendenti del Comune, soprattutto degli assistenti sociali, ed il sindaco emette una ordinanza per tenere lontani dal palazzo municipale queste persone moleste. Accade a Ravanusa, dove il sindaco, Armando Savarino, è stato costretto quindi ad intervenire a salvaguardia dell'incolumità fisica dei dipendenti e per ripristinare l'ordine e la sicurezza all'interno del municipio. In sostanza, due coniugi, Scarabeo - Messana, che giornalmente stazionano all'interno del municipio o nei pressi, "con il loro comportamento intemperante - si legge nell'ordinanza numero 64/2012 del sindaco Savarino - generano nelle persone coinvolte uno stato di tensione latente che impedisce il regolare svolgimento dell'attività d'ufficio".
Il 21 agosto scorso, gli assistenti sociali Silvana Manna e Carmela Scibetta, hanno evidenziato in una nota le minacce, le offese ed il tentativo di estorsione subito da parte dei due coniugi ravanusani. Analoghi avvenimenti sono stati poi perpetrati nei confronti dell'assessore alla Solidarietà sociale, Domenico Savarino e nei confronti del sindaco e di agenti di polizia municipale. Per assicurare a tutti gli operatori comunali la tutela personale al fine di potere adempiere ai relativi compiti d'istituto con estrema serenità, il sindaco Savarino ha ordinato al comando di polizia municipale di mettere in atto tutte le azioni ritenute necessarie per questo scopo, ed a chiamata degli operatori della solidarietà sociale dovranno presentarsi immediatamente nei locali dell'ufficio. Ancora, un agente di polizia municipale dovrà assicurare la presenza durante tutto il periodo di apertura degli uffici comunali (quindi non assentarsi nemmeno per il tempo di un caffè), e lo stesso agente, ogni qualvolta che i coniugi Scarabeo - Messana, o soltanto uno di questi, si trovi ad accedere presso la sede comunale, dovrà segnalarne la presenza al comando di polizia municipale, all'ufficio di solidarietà sociale ed all'assessore delegato ai servizi alla persona. Gli operatori dell'ufficio di solidarietà sociale, se ritenuto opportuno, potranno richiedere l'intervento delle autorità di pubblica sicurezza. Se l'atto vessatorio - si legge ancora nell'ordinanza - venisse reiterato, gli operatori potrebbero esporre i fatti avanzando richiesta al questore di ammonimento nei confronti dei due coniugi e richiedere al giudice un provvedimento che dispone il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati mantenendo una determinata distanza".

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